29 Mar Linea Verde da Casa Priolo in Molise
Linea Verde scopre il Molise
A gran sorpresa, c’era anche un assaggio di Bojano nella puntata di domenica, 12 Marzo di linea verde su Rai 1, condotta da Beppe Convertini e Peppone. I conduttori, nel viaggio intrapreso in Molise, hanno incontrato persone che hanno scelto con tenacia e amore di non lasciare la propria terra, che sono stati capaci di valorizzarla e portare innovazione alle tradizioni.
Fermata a Casa Priolo
Un assaggio di Boiano, quindi – forse non c’è termine migliore in questo caso- , i telespettatori lo hanno potuto fare in compagnia di Stefano Priolo e di Alfredo, il suo papà, direttamente dal laboratorio di casa Priolo, in largo Duomo, tra prelibatezze di ogni tipo, durante le operazioni quotidiane per la produzione delle colombe pasquali che presto invaderanno il mercato locale, nazionale e internazionale. Uno sguardo al verde e alle fontane dei giardinetti dell’antica cattedrale, poi un tuffo nella tradizione di famiglia che dura da oltre 100 anni e spesso porta in alto il nome di Boiano anche fuori dai confini regionali.
Quindi è vero: l’area buona, i paesaggi incontaminati, la genuinità dei prodotti, ma la vera forza dei paesi del Molise, compreso Boiano, ecco è forte senso di appartenenza che caratterizza la comunità, quell’orgoglio grande per le proprie radici e per i valori ancorati ad esse che hanno il coraggio di restare, di continuare a vivere in questi luoghi nonostante la drammatica tendenza allo spopolamento, con l’obiettivo di fare la propria parte giorno dopo giorno con sacrifici e dignità, di fare pezzo dopo pezzo l’identità di un popolo. Il volto di quell’orgoglio, sui teleschermi di Rai Uno e Rai Italia, ce l’ha il giovane pastry chef Stefano Priolo.
Stefano Priolo
“Finite le scuole sono andato a studiare pasticceria a Torino, da grandi maestri”. “Avevo intenzione di volare in un nuovo continente come l’Australia ma il cuore ha prevalso e sono tornato nel mio paese per proseguire la tradizione di famiglia che va avanti da 5 generazioni” dice. Accanto il Papà: quarta e quinta generazione a confronto, quindi. Tra le mani le stesse prelibatezze che tanti Bojanesi conoscono, quelle di un forno dove dall’alba al tramonto non solo si preparano panettoni, colombe e dolci di tutti i tipi, ma il cui ingrediente principale è la passione, il coraggio unito a quel pizzico di follia indispensabili per raggiungere certi livelli di professionalità e spessore gastronomico. La glassa, le mandorle, l’albume, il mais, o le personalizzazioni col cacao.
Sperimentazioni del giovane Stefano Priolo fa di continuo e che in questi anni gli sono valsi titoli e riconoscimenti in concorsi di assoluto rilievo, tanto da essere riconosciuto dal Gambero Rosso tra i migliori panifici d’Italia, premiato con due pani nella guida “Pani e panettieri d’Italia”, la guida più importante del paese che celebra gli artigiani dell’arte bianca ma anche tanto e tanto altro ancora.
“Per ogni colomba dolce, c’è un lavoro lunghissimo che dura tre giorni” dice il pasticcere boianese – … E le nostre colombe e panettoni sono richiesti in Australia, Svizzera e altri posti del mondo”.
Così, il sapore che assumono questi prodotti è quello della dignità, del sacrificio, quello vero, il sacrificio di tanti professionisti e commercianti che si svelano la mattina all’alba, alzano la serranda della propria attività e con sudore e spirito di volontà svolgono la professione con determinazione concentrazione è amore.
“Sono felice che Stefano sia rimasto qui, per continuare la tradizione della famiglia” dice emozionato il papà Alfredo. Stefano ha portato tante innovazioni rispetto al passato e la famiglia non può che accogliere tutto questo a braccia aperte. “Prima facevamo prettamente pane, pane di casa, impastato a mano”. “Mio padre e mio nonno non avevano ancora l’impastatrice. Parliamo del dopoguerra”.
In bocca al lupo Stefano per il campionato del mondo!
Adesso invece con Stefano si è fatto un bel passo in avanti un bel balzo che ha portato lo stesso alla vittoria delle selezioni nazionali per il “Mondial du Pain” , il mondiale del pane che nell’autunno 2023 si svolgerà a Nantes, In Francia, dove nazionalità diverse si sfideranno sulla preparazione di differenti tipi di pane punto e chi sa che anche lì, il pesto di chef baianese non possa avere la meglio e far valere l’orgoglio tipico molisano.
Da articolo di N. Colozza